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Norme progettuali Montascale, Servoscale e Piattaforme elevatrici

Cropped shot of professional architect  working on the construction plan in modern office room

Normativa Montascale a Poltroncina
I montascale devono rispondere a specifiche normative sia per gli aspetti edilizi (normativa per il superamento delle barriere architettoniche) sia per gli aspetti di prodotto (norme UNI). Queste indicazioni normative sono presenti in Italia da molto tempo, dalle prime norme sull’accessibilità, ovvero da quando questi prodotti hanno di fatto iniziato ad essere presenti sul mercato.
Le Norme UNI
Le norme UNI – norme volontarie che spesso recepiscono norme europee CEN – rappresentano un punto di riferimento per i produttori per la realizzazione di prodotti in grado di assicurare al cliente finale un alto grado di qualità. La prima norma UNI in materia è del 1991, sostituita nel 2009 da una norma più recente.
Norma numero : UNI 9801:1991
Titolo : Sollevatori e trasportatori di tipo fisso per disabili (montascale o servoscale). Requisiti di sicurezza.
Sommario : Stabilisce a scopo di sicurezza i criteri per la progettazione, la costruzione, l’installazione e la manutenzione dei montascala o servoscala motorizzati di tipo fisso destinati prevalentemente al trasporto di disabili. Si applica ai servoscala motorizzati con gruppi di sospensione e trazione con installazione fissa e quando il mezzo di carico segue sostanzialmente l’andamento dei gradini o del piano sottostante. Non si applica alle apparecchiature trasferibili, a quelle installate a bordo di veicoli o usate per agevolare la salita sugli stessi.
Data di entrata in vigore : 1991-09-30
Data di ritiro : 2009-02-19 –Sostituita da : UNI EN 81-40:2009
Norma numero : UNI EN 81-40:2009
Titolo : Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori – Ascensori speciali per il trasporto di persone e cose – Parte 40: Servoscala e piattaforme elevatrici che si muovono su di un piano inclinato per persone con mobilità ridotta.
Sommario : La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 81-40 (edizione ottobre 2008). La norma specifica i requisiti di sicurezza per la costruzione, fabbricazione, installazione, manutenzione e lo smontaggio di servoscala elettrici (del tipo con poltroncina per persona seduta, con piattaforma per persona in piedi e con piattaforma per il trasporto di carrozzine) fissati alla struttura di un edificio, che si muovono in un piano inclinato e destinati all’uso da parte di persone con mobilità ridotta che:
♦  si muovono seguendo il percorso di una scala o di una superficie inclinata accessibile;
♦  sono destinati all’uso da parte di una sola persona;
♦  il cui carrello è direttamente sostenuto e guidato da uno o più binari di guida;
♦  supportate o sostenute da sistemi a fune, pignone e cremagliera, catena, vite senza fine, attrito e a fune guidata.
Data di entrata in vigore : 2009-02-19

La Norma per l’Accessibilità in relazione ai montascale (o servoscala)
Il riferimento normativo – per gli aspetti “edilizi” del montascale – è contenuto nel DM 236/89. Il testo del Decreto Tecnico è strutturato in due parti: alcuni articoli più generali in cui vengono evidenziati i criteri progettuali e altri articoli che contengono le specifiche tecniche
Nella parte dei “criteri progettuali” vengono fornite le indicazioni principali relative alle modalità di utilizzo di questa soluzione e sono riportate le indicazioni relative agli aspetti prestazionali e di sicurezza dei dispositivi.

Criteri Progettuali
(Art. 4.1.13 Servoscala e piattaforma elevatrice – DM 236/89)
Per servoscala e piattaforma elevatrice si intendono apparecchiature atte consentire, in alternativa ad un ascensore o rampa inclinata, il superamento di un dislivello a persone con ridotta o impedita capacità motoria.
Tali apparecchiature sono consentite in via alternativa ad ascensori negli interventi di adeguamento o per superare differenze di quota contenute.
Fino all’emanazione di una normativa specifica, le apparecchiature stesse devono essere rispondenti alle specifiche di cui al punto 8.1.13; devono garantire un agevole accesso e stazionamento della persona in piedi, seduta o su sedia a ruote, e agevole manovrabilità dei comandi e sicurezza sia delle persone trasportate che di quelle che possono venire in contatto con l’apparecchiatura in movimento.
A tal fine le suddette apparecchiature devono essere dotate di sistemi anticaduta, anticesoiamento, antischiacciamento, antiurto e di apparati atti a garantire sicurezze di movimento, meccaniche, elettriche e di comando.
Lo stazionamento dell’apparecchiatura deve avvenire preferibilmente con la pedana o piattaforma ribaltata verso la parete o incassata nel pavimento.
Lo spazio antistante la piattaforma, sia in posizione di partenza che di arrivo, deve avere una profondità tale da consentire un agevole accesso o uscita da parte di una persona su sedia a ruote.
In relazione alle normative relative al montascale (o servoscala) il Decreto Ministeriale scende in dettagli molto tecnici, relativi sia alle caratteristiche del prodotto, sia alle indicazioni di sicurezza.

Specificha Normativa: Piattaforma Elevatrice o Servoscala
(Art. 8.1.13 Servoscala e piattaforme elevatrici – DM 236/89)
Servoscala
Per servoscala si intende un’apparecchiatura costituita da un mezzo di carico opportunamente attrezzato per il trasporto di persone con ridotta o impedita capacità motoria, marciante lungo il lato di una scala o di un piano inclinato e che si sposta, azionato da un motore elettrico, nei due sensi di marcia vincolato a guida/e.
I servoscala si distinguono nelle seguenti categorie:
a) pedana servoscala: per il trasporto di persona in piedi;
b) sedile servoscala: per il trasporto di persona seduta;
c) pedana servoscala a sedile ribaltabile: per il trasporto di persona in piedi o seduta;
d) piattaforma servoscala a piattaforma ribaltabile: per il trasporto di persona su sedia a ruote;
e) piattaforma servoscala a piattaforma e sedile ribaltabile: per il trasporto di persona su sedia a ruote o persona seduta.

I servoscala sono consentiti in via alternativa ad ascensori e preferibilmente, per superare differenze di quota non superiori a mt 4.
Nei luoghi aperti al pubblico e di norma nelle parti comuni di un edificio, i servoscala devono consentire il superamento del dislivello anche a persona su sedia a ruote: in tale caso, allorquando la libera visuale tra persona su piattaforma e persona posta lungo il percorso dell’apparecchiatura sia inferiore a mt. 2, è necessario che l’intero spazio interessato dalla piattaforma in movimento sia protetto e delimitato da idoneo parapetto e quindi l’apparecchiatura marci in sede propria con cancelletti automatici alle estremità della corsa.
In alternativa alla marcia in sede propria è consentita marcia con accompagnatore lungo tutto il percorso con comandi equivalenti ad uso dello stesso, ovvero che opportune segnalazioni acustiche e visive segnalino l’apparecchiatura in movimento.
In ogni caso i servoscala devono avere le seguenti caratteristiche:

Servoscala – Dimensioni:
Per categoria a) pedana non inferiore a cm. 35 x 35
Per categorie b) e c) sedile non inferiore a cm. 35 x 40, posto a cm. 40 – 50 da sottostante predellino per appoggio piedi di dimensioni non inferiori a cm. 30 x 20
Per categorie d) ed e) piattaforma (escluse costole mobili) non inferiori a cm. 70 x 75 in luoghi aperti al pubblico.
Portata:
Per le categorie a) b) e c) non inferiore a Kg 100 e non superiore a Kg. 200
Per le categorie d) e) non inferiore a Kg 150 in luoghi aperti al pubblico e 130 negli altri casi.
Velocità:
Massima velocità riferita a percorso rettilineo 10 cm/sec
Comandi:
Sia sul servoscala che al piano devono essere previsti comandi per salita-discesa e chiamata-rimando posti ad un’altezza compresa tra cm. 70 e cm. 110.
E’ consigliabile prevedere anche un collegamento per comandi volanti ad uso di un accompagnatore lungo il percorso.
Ancoraggi:
Gli ancoraggi delle guide e loro giunti devono sopportare il carico mobile moltiplicato per 1,5.
Sicurezze elettiche:
♦  tensione massima di alimentazione V. 220 monofase (preferibilmente V. 24 cc.)
♦  tensione del circuitoausiliario: V 24
♦  interruttore differenziale ad alta sensibilità (30 mA)
♦  isolamenti in genere a norma CEI
♦  messa a terra di tutte le masse metalliche; negli interventi di ristrutturazione è ammessa, in alternativa, l’adozione di doppi isolamenti.
Sicurezze dei comandi:

♦  devono essere del tipo “uomo presente” e protetti contro l’azionamento accidentale in modo meccanico oppure attraverso una determinata sequenza di comandi elettrici; devono essere integrati da interruttore a chiave estraibile e consentire la possibilità di fermare l’apparecchiatura in movimento da tutti i posti di comando. 
♦  i pulsanti di chiamata e rimando ai piani devono essere installati quando dalla posizione di comando sia possibile il controllo visivo di tutto il percorso del servo scala ovvero quando la marcia del servoscala avvenga in posizione di chiusura a piattaforma ribaltata.

Sicurezze meccaniche:
Devono essere garantite le seguenti caratteristiche:
a) coefficiente di sicurezza minimo: K=2 per parti meccaniche in genere ed in particolare:
♦  per traino a fune (sempre due indipendenti) K=6 cad.,
♦  per traino a catena (due indipendenti K=6 cad. ovvero una K=10);
♦  per traino pignone cremagliera o simili K=2;
♦  per traino ad aderenza K=2.
b) limitatore di velocità con paracadute che entri in funzione prima che la velocità del mezzo mobile superi di 1,5 volte quella massima ed essere tale da comandare l’arresto del motore principale consentendo l’arresto del mezzo mobile entro uno spazio di cm. 5 misurato in verticale dal punto corrispondente all’entrata in funzione del limitatore.
c) freno mediante dispositivi in grado di fermare il mezzo mobile in meno di cm. 8 misurati lungo la guida, dal momento della attivazione.
Sicurezza anticaduta:
Per i servoscala di tipo a) b) c) si devono prevedere barre o braccioli di protezione (almeno uno posto verso il basso) mentre per quelli di tipo d) ed e) oltre alle sbarre di cui sopra si devono prevedere bandelle o scivoli ribaltabili di contenimento sui lati della piattaforma perpendicolari al moto.
La barre, le bandelle, gli scivoli ed i braccioli durante il moto devono essere in posizione di contenimento della persona e/o della sedia a ruote.
Nei servoscala di categoria d) ed e) l’accesso o l’uscita dalla piattaforma posta nella posizione più alta raggiungibile deve avvenire con un solo scivolo abbassato.
Lo scivolo che consente l’accesso o l’uscita dalla piattaforma scarica o a pieno carico deve raccordare la stessa al calpestio mediante una pendenza non superiore al 15%.
Sicurezza di percorso:
Lungo tutto il percorso di un servoscala lo spazio interessato dall’apparecchiatura in movimento e quello interessato dalla persona utilizzatrice, deve essere libero da qualsiasi ostacolo fisso o mobile quali porte, finestre, sportelli, intradosso solai sovrastanti ecc.
Nei casi ove non sia prevista la marcia in sede propria del servoscala, dovranno essere previste le seguenti sicurezze:
♦  sistema antincesoiamento nel moto verso l’alto da prevedere sul bordo superiore del corpo macchina e della piattaforma.
♦  sistema antischiacciamento nel moto verso il basso interessante tutta la parte al di sotto del piano della pedana o piattaforma e del corpo macchina.
♦  sistema antiurto nel moto verso il basso da prevedere in corrispondenza del bordo inferiore dal corpo macchina e della piattaforma.